Cambio della Presidenza

Home  /  I nostri incontri  /  Cambio della Presidenza

Il 29/06/2003 in occasione della cerimonia del cambio della Presidenza il nuovo Presidente Bruno Vernocchi ha pronunciato il seguente discorso
"Care amiche, cari amici, eccomi qua!
Questo momento che per la verità ho più temuto che atteso è arrivato!!!
Spesso, in questi ultimi tempi quando pensavo a questo giorno mi tornava in mente una frase di una commedia di Eduardo De Filippo che dice: “gli esami non finiscono mai”!!!
Sicuramente Vi sembrerà esagerato che io voglia considerare un impegno come quello che sto per assumere paragonabile a un grande esame della vita. Negli anni, come tutti Voi anch'io ho dovuto affrontare tante prove, a cominciare dagli esami scolastici che pur superati in genere abbastanza brillantemente provocavano in me una grande ansia.
Mi sono chiesto il perché di tanto timore nell'affrontare questo impegno e la risposta è questa: sono preoccupato di essere all'altezza degli amici che mi hanno preceduto nella presidenza di questo club e di essere in grado di mantenerne il prestigio acquisito nei 50 anni della sua storia.
Ho scorso ripetutamente l'elenco dei passati presidenti, riportato nel nostro annuario e ho letto il nome di persone che; – alcune ho conosciuto solo di fama, – altre personalmente e tanti sono nomi di amici che sono fra noi nel club anche questa sera, e che hanno fatto grande il nostro Rotary.
Il nostro club, a buona ragione, è considerato il club service più prestigioso della città (ci sia consentito dirlo) e fra i più efficienti del nostro distretto. Devo e dobbiamo lavorare insieme per mantenere questo livello di eccellenza.
Farò tesoro di tutti i consigli che molti di Voi in questi ultimi tempi mi hanno suggerito confermandomi stima ed amicizia.
Voglio assicurarVi che darò tutto me stesso per far si che il nostro club sia sempre più efficiente e sia per Voi piacevole frequentarlo.
Terrò presente le quattro vie d'azione che ricordo sono:
1. La capacità di conservare e aumentare l'effettivo
2. L'attuazione di progetto di servizio efficaci
3. Il sostentamento della fondazione Rotary
4. La formazione di dirigenti capaci di servire oltre che il club, anche il distretto e il Rotary International.
Vorrei fare alcune riflessioni su che cosa è il Rotary:
Il Rotary è un' associazione mondiale di imprenditori e professionisti di entrambi i sessi che prestano servizio umanitario, che incoraggiano il rispetto di elevati principi etici nell'esercizio professionale che si impegnano a costruire un mondo di amicizia, di tolleranza e di pace.
Nella recente e interessantissima riunione del club intitolata “Rotary Quo Vadis?” abbiamo avuto modo di ascoltare interventi di alto contenuto fatti da vari amici. Fra questi vorrei ricordare le parole dell'amico Piergiorgio Franchini che ha definito il Rotary “una religione laica” basata sui principi di etica professionale, di onestà, di amicizia, di servizio.

L'amicizia è la roccia sulla quale è stato costruito il Rotary, la tolleranza è il cemento che lo tiene unito.
E' indiscutibile che senza amicizia non sarebbe possibile la vita nel club ne il servizio da esso richiesto, ma bisogna stare ben attenti a non abusare di tale termine per non banalizzarlo o addirittura stravolgerlo. Ho trovato una definizione dell'amicizia che mi è particolarmente piaciuta:

“Nobile sentimento che attrae l'uomo verso il suo simile, ossia quell'amore di mutua benevolenza che è fondato sulla stima, sulla simpatia, sulla conformità dei voleri e sull'affettuoso accordo di due persone: sentimento e amore che, preso il nome di amicizia, nel più puro e nobile suo significato, sono tra i pochi affetti dell'uomo veramente fecondi di benefici risultati.
L'amicizia vera porta con sé il disinteresse, l'abnegazione e talvolta persino il sacrificio. Aggiungerei che l'amicizia non è un impegno stabile, ma va coltivata con attenzione, giorno per giorno per conservarne i principi etici e benefici. L'amicizia rotariana, poi, ha un origine particolare perché deriva dalla volontaria appartenenza al sodalizio, con l'accettazione convinta delle sue finalità di servizio.
La configurazione del rapporto amichevole, derivante dall'appartenenza, fa del Rotary un'associazione di persone “uguali”, convinte della necessità di operare insieme a favore della società, in un impegno civile, volontario e piacevole, che non attende né pretende alcun vantaggio.

Vorrei ora parlarvi di quanto ci ha riferito il nostro Governatore, Sante Canducci circa gli obiettivi che il Presidente del Rotary International si è posto per l'annata rotariana che sta per iniziare.
Posso così riassumerli:
– Mantenere la promessa della eradicazione della polio
– Sostenere la lotta contro la povertà, la fame, l'analfabetismo .
– Far conoscere la Rotary foundation per la quale ha suggerito una contribuzione di almeno 100 dollari per ogni rotariano.
– Valorizzazione degli anziani del Rotary
Il presidente del Rotary international ha sintetizzato il suo programma con in motto “Tendi la mano” che esprime in maniera eloquente l'essenza del servizio rotariano.
Il Governatore ci ha quindi dato degli obbiettivi e degli indirizzi circa le grandi questioni Rotariane. Per lo sviluppo e il mantenimento dell'effettivo ci ha dato un obbiettivo d'incremento del 3%.
Il nostro distretto che per l'effettivo è il primo in Italia e nel mondo ha avuto lo scorso anno un incremento del 1,6 % mentre in tante altre realtà esso è purtroppo in calo. Negli ultimi 3 anni il nostro club ha rispettato questo trend con 11 dimissioni e 14 ingressi di nuovi soci.
La grande questione è quale Rotary vogliamo quella della qualità o quella della quantità?
A tale proposito riprendo un passaggio della relazione del governatore

“ Noi dobbiamo privilegiare un servizio sostenuto da persone che grazie alla loro preparazione culturale e professionale possano dare allo stesso un valore e una efficacia maggiore.
E' necessaria una politica attenta e prudente, concentrata sull'ammissione nel nostro club del maggior numero di membri idonei a sostenere e sviluppare l'azione rotariana sia culturalmente che professionalmente.
Occorre avere due obiettivi: l'obbligo di contribuire all'espansione, il sacrificio di rinunciare alla facile tentazione di proporre soci in funzione di interessi personali.
Noi dobbiamo sempre ricordare ai nuovi soci che noi lavoriamo per gli altri sia all'interno che all'esterno del club. Allora non possiamo mostrarci indifferenti verso la mediocrità, verso il non rispetto ai principi della nostra organizzazione. Si invece a membri di qualità morale e professionale.
Dovremo tenere sempre presente che prima dovremo comunque privilegiare la qualità e la rappresentanza delle professioni in base alle classifiche.
Un'attenzione particolare dovremmo averla nell'esaminare la possibilità di diventare soci da parte di giovani rotaractiani.
P. Harris ha detto: “dei mille e un modo con cui gli uomini possono rendersi utili alla società, la più pratica e spesso la più efficace è senza dubbio nell'ambito delle proprie attività professionali.”
L'azione professionale è l'essenza stessa del Rotary.
Questo è ciò che ci distingue dalle altre organizzazioni di servizio. I nostri club devono annoverare soci rappresentativi delle professioni e delle attività diverse presenti nella società.
“Lo scopo del Rotary non è quello di rappresentare la società dal punto di vista sociale, religioso o razziale. Il Rotary riunisce uomini di affari e professionisti di diverso stato sociale, di diversa religione o nazionalità, affinché possano meglio comprendersi a vicenda ed essere quindi più solidali, cordiali e al servizio gli uni degli altri.”
Questa è la base fondamentale del primo Rotary che poi si è accorto come ciò poteva a lungo andare essere un limite e si è aperto al resto del mondo intero avendo però sempre il servizio nei confronti dei soci come primo dovere rotariano.”

Oggi il mondo del lavoro insiste troppo sulle nozioni di concorrenza e di profitto a scapito dell'uomo che è ugualmente colpito dall'accelerazione vertiginosa dei progressi tecnologici.
Mi chiedo se la Rimini d'oggi e la società in cui operiamo sia molto diversa dalla Chicago dei primi anni del novecento che descrive Paul Harris, io credo di no!!! e che ci sia quanto mai bisogno di noi, del nostro agire Rotarianamente e di farci sentire, di incidere fortemente per cambiare per quanto sarà possibile questa società.
Oggi numerose scuole ed imprese privilegiano lo sviluppo intellettuale e dimenticano le virtù quali la compassione, l'integrità, la lealtà e altre che possiamo riassumere nel termine di moralità.
Nei confronti dei criteri delle 4 domande, la prima e per molti la più fatale è: “E' questo conforme alla verità ?”
Il Rotary fa riferimento a concetti semplici, quando noi facciamo qualcosa per altri e non solo per noi stessi, noi troviamo la soddisfazione.
Solo gli altruisti possono contribuire ad una società prospera.
Queste idee non sono appannaggio solo del Rotary, ma sono il fondamento dei popoli civili del mondo intero.
Per i rotariani l'azione professionale non significa solo utilizzare la propria professione per servire la collettività, ma significa servire la società nel suo insieme incoraggiando l'onestà nelle relazioni professionali e di affari con i clienti, i fornitori, i datori di lavoro, i dipendenti, i colleghi, gli altri membri della propria professione nonché tutti i protagonisti della società.
Questi concetti sono fondamentali da trasmettere nel corso della formazione dei nuovi membri.
L'etica professionale sembra oggi tenuta in scarsa considerazione.
Una concorrenza eccessiva e un individualismo esasperato ci fanno dimenticare le regole etiche.
Il Rotary deve impegnarsi a riconoscere il valore della competenza di ciascuno, rotariano o no .
Noi non abbiamo scelta di fronte ai comportamenti non eticamente corretti, noi dobbiamo rifarci alla nostra tradizione di cooperazione e di servizio agli altri.
Vorrei parlarvi ora brevemente di quello che si suol chiamare la squadra cioè di quel gruppo di d'amici che mi affiancheranno nella conduzione del club.
Assieme al Past President Paolo Pasini e al Vice Enzo Pruccoli faranno parte del consiglio direttivo il tesoriere Duccio Morri, il consigliere Renzo Ticchi che sarà anche il nuovo prefetto e gli amici consiglieri Nevio Monaco, Gilberto Sarti, Gianluca Spigolon.
Cito per ultimo ma è tutt'altro che ultimo per impegno e bravura il Segretario Paolo Salvetti che posso dirvi mi trasmette tanta sicurezza e quando penso a Lui e al Suo aiuto sono molto meno preoccupato per il lavoro che mi attende.
Ci sono due nuove delegati ai quali il governatore ci ha suggerito affidare due precisi incarichi essi sono:

“L'istruttore Rotariano”, e “Il delegato all'informatizzazione del Club”
Il primo incarico è stato logicamente affidato all'amico Norberto Banini il quale dovrà occuparsi di istruire i nuovi soci su cosa è il Rotary, su regolamenti, manuale di procedura e tutto ciò che un Rotariano deve sapere.
Norberto comincerà anche a lavorare per le celebrazioni del centenario del Rotary che come sappiamo sarà nel 2005.
Il secondo incarico e la delega alla informatizzazione nel club, che è stato affidato all'efficientissimo amico Fabio Scala.
L'istituto culturale Rotariano ha infatti da tempo previsto un programma di software chiamato “Clubmate” con il quale si potrà colloquiare e aggiornare on -line l'anagrafica dei nuovi soci e quindi avere l'annuario sempre aggiornato in tempo reale.
Inoltre Fabio realizzerà un sito internet del nostro club dove oltre che la parte statica dell'organigramma compariranno i programmi del mese e tante altre notizie che ci riguardano.
– Per il Rotaract e il Ryla sarà sempre l'amico Fabio Bonori ad avere la delega e sappiamo quanto sia importante per noi avere un rotaract efficiente.
– Abbiamo avuto ospite lo scorso giovedì Maria Negretto che ci ha aggiornato su risultati del matching grant di Bofoussan. All'amico Italo Sala abbiamo rinnovato la delega per seguirne gli ultimi aspetti in attesa di individuare un nuovo matching grant con gli amici dei club gemelli.
– Per l'organizzazione del club contatto di Berlino sarà il ns/ prefetto e consigliere Renzo Ticchi ad occuparsene. A tale proposito gli amici di Berlino ci hanno mandato il programma e nella prossima riunione Vi relazionerò sullo stesso.
– Un'altra delega è stata data all'amico Amos Magrini che si occuperà dello scambio giovani
– Garanti dello statuto saranno Italo Sala, Luciano Bonini, Ulderico Vicini
Vi parlerò ora brevemente dei presidenti delle commissioni scusandomi con i vari membri che per brevità non citerò.
Presidente della commissione : Ammissione nuovi soci e sviluppo delle classifiche sarà Renato Moretti.
Presidente della commissione “sviluppo dell'effettivo” sarà Duccio Morri.
Presidente della commissione “affiatamento” che quest'anno su indicazione del governatore si chiamerà anche “partecipazione delle famiglie” sarà Alfonso Alaimo al quale affido appunto il messaggio del Governatore di preparare un programma che preveda il coinvolgimento delle famiglie visto che c'è anche la disponibilità di alcuni soci di ospitarci nelle loro case . Grazie Duccio e Giuliana, grazie Alfredo e Raffaella!!
“Il bollettino” continuerà ad essere curato dall'amico Luigi Prioli che mi ha assicurato edizioni trimestrali.
Desidero a questo punto fare un ringraziamento particolare all'amico Massimo Sorrentino che ha accettato con entusiasmo di fare il presidente della “commissione programmi”.
Sappiamo tutti quanto il lavoro di questa commissione sia importante per la vita del club.
Ho raccomandato a Massimo di individuare anche relatori nell'ambito cittadino, quali giornalisti, amministratori, rappresentanti di comunità, imprenditori, che possano dare un contributo al dibattito sulle prospettive di sviluppo culturale, economico, civile della nostra città.
Vorrei, che il nostro club che è composto da tanti validi imprenditori e professionisti, pur rimanendo nell'ambito dei principi del Rotary avesse più peso e più ascolto nella società Riminese ed è anche per questo che ho chiesto all'amico Fernando Pelliccioni di Presiedere la commissione “relazioni pubbliche”.
Per l'importante impegno che abbiamo per la “Fondazione Rotary” ho voluto che il nostro past presidente Paolo Pasini se ne occupasse.
Il grande successo che la nostra rivista “Ariminum” sta raccogliendo fra i club amici e in tutta la città non poteva che portarmi a rinnovare l'incarico di seguirla a Rinaldo Ripa.
So che ci saranno dei problemi economici legati all'aumento dei costi di spedizione.
Presto affronteremo insieme questo problema per assicurare la continuità a questa apprezzatissima rivista per la quale voglio ringraziare sentitamente il nostro socio onorario Manlio Masini per la bravura con cui la dirige.
Per il premio alla professioni sarà Presidente Vezio Amati che con i suoi membri individuerà anche quest'anno i personaggi da premiare.
A questo punto, sto concludendo, vorrei ringraziare il nostro Past – President Paolo Pasini per tutto quello che ha fatto in questo anno appena terminato e per quello che farà in mio aiuto attingendo alla sua saggezza e alla Sua esperienza.
Ci mancheranno le Sue piacevolissime e colte introduzioni alle serate, e le presentazioni degli ospiti.
Vi dovrete accontentare di un oratoria più povera e stringata (da ingegnere o commerciante come preferite), che risulterà sicuramente meno brillante.
Grazie comunque a Paolo per il bellissimo anno che ci ha regalato.
Con la nuova squadra abbiamo iniziato a lavorare bene e colgo l'occasione per ringraziarli tutti.
Ringrazio anticipatamente anche tutti i Past-President e tutti i soci che vorranno darmi dei consigli ascolterò tutti, poi sarò costretto a decidere e speriamo di no a sbagliare da solo!!!
Spero che questo succeda il meno possibile.
Ma una cosa Vi assicuro il mio impegno sarà totale, consapevole dell'onore e del prestigio che mi avete voluto riservare.
Un abbraccio forte – forte a tutti;
Sempre orgoglioso di essere Rotariano e da oggi il vostro presidente!!!"