La Prof.ssa Emilia Guarnieri ha tracciato una breve cronistoria del fenomeno "meeting" partendo dalla nascita sino ad arrivare ai giorni nostri. Di seguito una breve scheda sul Meeting di Rimini tratta dal sito Internet.
Con le sue oltre 600mila presenze medie, il Meeting di Rimini che dal 1980 ha luogo ogni anno, in una settimana della seconda metà di Agosto – è il festival estivo di incontri, cultura, musica e spettacolo più frequentato del mondo.
Benché il numero e la varietà di eventi che caratterizzano il suo programma sia molto elevato, l'altissimo numero di frequenze fa sì che straordinariamente alta, spesso sull'ordine delle 5-10mila persone, con puntate anche ben oltre le 10mila, sia la presenza del pubblico a singoli incontri di contenuto culturale pure molto complesso, come ad esempio lezioni a livello universitario e post-universitario di storia dell'arte, di teologia, di filosofia e di scienza.
A parte un piccolo nucleo di 7 persone che lavora a tempo pieno tutto l'anno alla sua preparazione, il grande festival riminese viene organizzato, allestito, gestito e poi smontato con il lavoro di volontari; oltre 2000, provenienti dall'Italia e da altri 10 Paesi di ogni continente. Il numero delle persone che si offrono volontarie è sempre superiore alle necessità: già questo basterebbe a fare del Meeting di Rimini un fatto rilevante a livello sia nazionale che internazionale. Un ulteriore elemento di interesse di tale evento è poi costituito dal fatto che il Meeting di Rimini è ispirato in modo esplicito alla visione del mondo cattolica, frutto dell'iniziativa di persone e gruppi che vivono l'esperienza cristiana attraverso ''Comunione e Liberazione'', uno dei movimenti ecclesiali che più attivamente hanno partecipato alla storia della Chiesa negli ultimi decenni.
Alla radice del Meeting c'è dunque una visione del mondo non certo maggioritaria nella cultura del nostro tempo; e soprattutto una cultura che, nel caso più benevolo, l'ordine costituito dell'intellighentia contemporanea ritiene nobilmente "specifica", ma non capace di universalità. Viceversa il Meeting pretende di essere un luogo dove la fede cristiana "grida a tutto il mondo la passione per l'umano che le è propria".
Al di sopra di ogni diversità, non il comune dubbio bensì la comune condizione umana sta alla base del pacifico incontro e dialogo tra le varie persone e le varie esperienze. L'aver incontrato qualcosa che si riconosce come radicalmente certo, non rinchiude affatto la persona, ma anzi la apre ad un desiderio di scoperta e di riconoscimento di tutto ciò che è bello e buono, secondo l'invito di San Paolo: "Vagliate tutto e trattenete il valore". Allora la ragione, indispensabile strumento dell'io, sicura della sua guida, diventa una porta continuamente aperta sul Mistero, su quel qualcosa che avverte, ma i cui contenuti le sfuggono: su quell' "imprevisto" che, come dice Montale in un suo celebre verso, "è la sola speranza".
Il Meeting di Rimini è un luogo in cui – pur nella forma straordinaria e paradigmatica della festa – si costruisce e si vive in un orizzonte culturale diverso da quello che predomina oggi nell'Occidente; si prova a situare in un tale orizzonte l'esperienza e la condizione dell'uomo contemporaneo; e di tale prova si offrono a chiunque i risultati. In questo senso il Meeting di Rimini è una realtà interessante per ogni persona attenta, vivace e curiosa, quale che sia la sua visione del mondo.