Festa delle Forze Armate

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La serata rotariana e' stata dedicata alla Festa delle Forze Armate. Ospite d'onore, il generale di corpo d’armata Roberto Cirese che ha tenuto una relazione sul tema: Il presente ed il futuro dell’ultima nata delle nostre Forze armate, ma non per questo meno ricca di storia e di gloria, l’Arma dei Carabinieri:
Di seguito il testo del discorso del Presidente del Club Paolo Salvetti
Autorità civili e militari, gentili ospiti e carissimi amici rotariani, siamo questa sera riuniti per uno dei più importanti appuntamenti annuali del nostro club: la serata dedicata alla celebrazione delle nostre Forze Armate. Quando si deve parlare di argomenti come la Patria, il servire o il sacrificio vi è sempre il rischio di cadere nella facile retorica. Spero ciò non accada e che le mie parole possano far trasparire i sinceri sentimenti che ci legano come cittadini e rotariani alle nostre Forze armate.
Ad una considerazione superficiale il Rotary, con il suo carattere di internazionalità, tolleranza e promozione della pace potrebbe apparire come un mondo, se non antitetico, almeno molto lontano da quello militare. Ma non è così
Pensiamo ad uno dei motti storici del nostro sodalizio, riproposto all’attenzione di tutti quest’anno dal nostro Presidente internazionale : “Servire al di sopra di ogni interesse personale.”
Credo che qualunque militare vi si possa completamente riconoscere. E questo è il terreno ideale, l’humus comune da cui crescono le nostre idealità. Soprattutto oggi. Dopo le tragiche esperienze dell’ultimo conflitto mondiale e la fine della Guerra fredda il ruolo delle nostre Forze armate è cambiato, e i nostri militari sono più che mai diventati i guardiani della pace. Di quella pace, che fino a qualche anno fa appariva un valore quasi scontato per la nostra società, ma che i violenti eventi del nuovo secolo ci hanno riproposto in tutta la sua importanza e fragilità. Noi rotariani abbiamo tra i nostri scopi quello di promuovere la pace tra i popoli, e non possiamo che essere vicini ed onorare chi si impegna quotidianamente per assicurarla con impegno e professionalità. Quanto può costare questo impegno ce lo ha ricordato solo qualche giorno fa il secondo anniversario della strage di Nassyria.
Per questi motivi, per questa vicinanza nei valori e nel sentire, il nostro club dedica una delle sue serate più significative alle Forze armate. Mi piace sottolineare che si tratta di una lunga tradizione, che risale ai tempi quando le divise non erano di moda. Oggi, finalmente, gran parte dell’opinione pubblica ha finalmente capito l’importanza del ruolo dei nostri militari, attribuendogli il valore che merita. Credo di poter dire che se il nostro Tricolore non viene più sventolato solo in occasione delle partite di calcio della nazionale e se in molti si sentono più orgogliosi di essere italiani, il merito debba essere assegnato alla professionalità ed alla abnegazione di quegli uomini in divisa che così bene hanno fatto sia in Italia che all’estero al servizio degli altri.