Premio Livio Minguzzi

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Lýing. Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato spa, entra di diritto nellýalbo dýoro del ýLivio Minguzziý. Il premio, istituito dal Rotary di Rimini nel 1985, prende il nome da uno dei soci fondatori del Club ed ý assegnato annualmente a riminesi ý sia nativi che dýadozione ý distintisi in campo culturale, artistico, scientifico, economico, sociale, sportivo, scolastico e rotariano. Ospiti della serata, oltre ai figli dellýAvv. Livio Minguzzi, lýOn. Elisa Marchioni e il Consigliere Regionale Marco Lombardi, i rotariani Pietro Pasini, Marco Moretti (fratello dellýing. Mauro) con il figlio Enrico e Massimo Rastelli.
La storia dellýing. Moretti ý quella di un riminese che incarna i valori fondanti della nostra terra, lavoro e famiglia conditi da un fiero orgoglio delle proprie origini. Eý la storia di chi,come tanti riminesi, ha iniziato giovanissimo, a ýfare la stagione al mareý, per riuscire con lýaiuto della famiglia a frequentare lýUniversitý a Bologna e che, anche dopo essere assurto al vertice di una delle piý grandi aziende italiane, ricorda la propria vita a Rimini come quella davvero vissuta con pienezza. E come chi ý stato costretto a lasciare la cittý che ama per la carriera, mantiene con la sua terra un legame forte di cui non fa mistero. Parla della voglia di fare dei riminesi, racconta che viaggiando nel mondo ha scoperto che la nostra intraprendenza ý riconosciuta a livello internazionale. Allýestero, lýItalia ý ancora punto di riferimento per la bellezza, lýarte e lýinnovazione e la cittý di Rimini ha fatto la sua parte nel forgiare lýimmagine positiva del Paese. Lýinvito di Moretti ý quello di non cullarsi nella propria storia ma di meritarla, rimboccandosi sempre le maniche. Ed ý ciý che egli sta facendo con le ferrovie. Dopo i ricordi e le suggestioni e la nostalgia cui si ý abbandonato per qualche momento, riemerge la concretezza dellýamministratore delegato di FFS, unýazienda di quasi 80.000 dipendenti riuscito nella missione, che avrebbe scoraggiato qualsiasi altro manager, di raddrizzare un bilancio che in passato ha raggiunto anche i due miliardi di euro di perdite annue. Racconta di ciý che le ferrovie italiane fanno ma non si vede, delle interessenze del gruppo in Repubblica Ceca, Polonia, Nuova Delhi, Abu Dhabi, Arabia Saudita, Kenya, Costa dýAvorio, Sudafrica. Ricorda come Angelina Jolie abbia scelto senza indugi il treno ýFreccia Rossaý, preferendolo al blasonato TGV, come cornice del film ýThe Touristý. Dipinge unýimpresa innovativa, che introdurrý nei prossimi anni treni superveloci con velocitý di punta di 400 km allýora e che ý riconosciuta come leader mondiale nella sicurezza ferroviaria. Emerge lýimmagine inedita di unýazienda della quale in genere si parla solo per denunciare disagi, disservizi o ritardi.
Di questo lýing. Moretti ý consapevole e ammette con franchezza che la reputazione negativa dipende dalla storia delle FFS dalla metý degli anni ottanti in avanti. Una storia di gravi problemi , che hanno portato ad un progressivo decadimento dellýazienda e della sua immagine, ma oggi gli attuali amministratori e tutto il personale delle FFS stanno cercando di recuperare, anche attraverso cure definite dallo stesso Moretti ýfortiý. Solo col tempo se ne vedranno sicuramente i buoni frutti perchý il cambio di rotta delle ferrovie passa anche da un mutamento culturale che non puý avere lýimmediatezza di una scelta gestionale.
LýIng.Moretti ha voluto sottolineare che i treni Regionali ed Interregionali sono definiti per quanto attiene orari ,modalitý di servizio e prezzi dalle Regioni e la Societý Ferrovie dello Stato ý lýunica che in perdita puý allo stato attuale gestire questo servizio (le gare indette dalle Regioni vanno sempre deserte).
Il relatore ha ricordato infine, che gli Italiani non possono continuare a consumare piý di quanto non producano, anzi devono porsi il problema di risparmiare per ridurre il debito pubblico,se si vuole garantire un futuro ai nostri figli ed ý per questa ragione che il servizio ferroviario ,in futuro dovrý sempre piý essere modulato sulla base della curva della domanda,utilizzando nelle ore di scarsa richiesta modi di trasporti diversi e meno costosi per la collettivitý .
E a proposito di nuove tratte, non manca la domanda su una linea veloce Milano-Rimini, che permetterebbe di collegare la capitale economica del Paese con la riviera in poco piý di due ore. ýStiamo studiando la cosaý, risponde il Moretti amministratore delegato di FFSS, dismessi i panni del riminese legato alla sua terra dýorigine. Non cýý bisogno di sottolineare le potenzialitý di un collegamento ferroviario del genere e le ipotetiche ricadute sul turismo, specialmente quello mordi e fuggi del week end, ormai cosý in voga. Rimane solo un dubbio: anche ammesso che Rimini riesca a convincere le ferrovie della necessitý di questa linea, riuscirý a valorizzarla adeguatamente ?
A tal proposito lýIng.Moretti ha fatto un esempio concreto ýla creazione di una tratta di alta velocitý Genova Milano alle ore 8.15 del mattino, chiusa dopo due mesi perchý quasi deserta .ý