La visita del Governatore Ferdinando Del Sante

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La visita del Governatore è uno dei momenti topici dell’anno rotariano. Ferdinando Del Sante, dal 1° luglio alla guida del Distretto 2072, ha introdotto una piacevole novità, programmando un incontro coi tre club del territorio: Rimini, Rimini Riviera e Riccione-Cattolica.

Ferdinando Del Sante

Al Centro Congressi SGR per tutto il pomeriggio si sono svolti i consueti incontri con i dirigenti dei Club, compreso quello fra le signore per conoscere il progetto attivato dalla signora Lorella. Poi la relazione del Governatore nella sala conferenze e infine l’ottima cena al Ristorante Quarto Piano.

Il Governatore ha voluto rivolgersi ai soci dei tre club senza il ‘disturbo’ di piatti e bicchieri, proprio per ottenere migliore concentrazione rispetto ai contenuti proposti. Per racchiudere ad estrema sintesi il suo discorso, potremmo farlo con un richiamo: “Rotariani, facciamo il nostro dovere!”

“Mi sento a casa – ha detto Del Sante – perché amo la Romagna ed i valori che rappresenta. L’incontro con i club ha rilanciato quell’energia che viene riconosciuta ai romagnoli e sin d’ora vi ringrazio per quel che faremo insieme in questo anno rotariano. L’obiettivo è quello di raggiungere risultati concreti, per i quali sappiamo bene che è sempre necessario impegnarsi e lavorare affiancati e reciprocamente aiutarsi.

Ciò a cui siamo chiamati è onorare quella che ritengo una scelta di vita, ossia l’essere rotariano. Nessuno ci ha obbligati ad esserlo, ma quel ‘pin’ che portiamo non può che rappresentare un segno distintivo e riconoscibile. Noi siamo persone che quotidianamente sono chiamate ad agire come esempio di rettitudine, sia umana che professionale. Se non abbiamo dentro questo impeto, è un errore restare nel Rotary. I valori che condividiamo valgono tutti i giorni e tutto il giorno; il rispetto delle regole è un principio inderogabile”.

“Avervi incontrati tutti insieme – ha aggiunto il Governatore – non è stato un mio capriccio, bensì una precisa direttiva. E’ necessario avere il tempo, durante l’anno, per fissare degli obiettivi, ma per verificarli in corso d’opera per poi fare dei bilanci finali su quanto prodotto al Congresso che si terrà a Reggio Emilia. Per guadagnare questo tempo, è necessario accelerare il calendario delle visite. Abbiamo 50 Club nel Distretto 2072, ora che è arrivato anche il R.C. Novafeltria abbiamo un ulteriore arricchimento. Ciò che abbiamo come riferimento è un Rotary globale, mondiale. Deve essere uno stimolo forte e vi garantisco che respirare l’aria del Congresso Internazionale trasmette una carica enorme.

Ferdinando Del Sante

Dobbiamo essere consapevoli pienamente di far parte di un grande sodalizio internazionale, dobbiamo conoscere perfettamente cosa rappresenta il Rotary nel mondo e dobbiamo rappresentarlo con impegno, forza, capacità e competenza. E’ il nostro dovere, è l’impegno che abbiamo assunto dal momento che siamo parte di questa storia fantastica. Conoscere quanto bene produce il Rotary nel mondo è la nostra energia”.

“Viviamo in un mondo nel quale dominano le cattive notizie, che i media si ostinano ad enfatizzare producendo gravissimi danni, particolarmente ai giovani. Non voglio certo immaginare una qualsiasi forma di censura, dico solo che con le ‘buone notizie’ dobbiamo contrastare l’onda negativa che rischia di travolgerci. Perché noi rotariani guardiamo al bene. Ma per essere ‘contagiosi’ dobbiamo fare, saper fare e far sapere. Non ci sono alternative, questa è la via”.

“Uno dei problemi che viviamo, non solo in Europa, ma anche negli Usa, è il mantenimento dell’effettivo. E’ un tema serio, da affrontarsi con coraggio. Il mio pensiero è che il problema deriva da colpe nostre. Non siamo riusciti a dire bene cosa siamo, cosa facciamo, quali risultati otteniamo. Non siamo riusciti a dire efficacemente cos’è davvero il Rotary. E ci siamo adagiati, immaginando che questo pin sulla giacca sia un traguardo ambito. Non è più così, il mondo è cambiato.

E’ tempo di tornare a fare pienamente il nostro dovere, in particolare lavorare con i giovani, affiancarli, coinvolgere loro e le loro famiglie, aprire le porte del Club per far conoscere chi siamo. I giovani sono il più bel fiore del giardino! Abbiamo un argomento imbattibile: il Rotary è un esempio per tutti, altre organizzazioni così diffuse, organizzate e generose non esistono”.

“Per chiudere, ci poniamo alcuni obiettivi: organizzeremo un Rotary Day, nel quale dovremo essere visibili sul territorio per comunicare il nostro lavoro. Ci dovremo impegnare ancora per sconfiggere la poliomelite, non possiamo sottrarci a questo impegno, tanto più che siamo in presenza di realtà, come la Fondazione Bill Gates, che credono insieme a noi nel progetto, nel caso di Gates raddoppiando i nostri sforzi economici fino al 2018. E poi puntiamo a produrre lavoro, finanziando un bando che mira a far nascere una start up innovativa che esprima nuova occupazione. E’ un progetto ambizioso al quale stiamo lavorando con impegno, a settembre saremo più chiari e speriamo di veder nascere l’impresa al Congresso 2015. I Rotariani ne saranno tutor e consulenti”.

“Se vogliamo salvare il Rotary dal declino – ha concluso Del Sante – dobbiamo sempre più fare cose nuove ed efficaci, esprimere fatti e comportamenti quotidiani, fare il nostro dovere. Così accenderemo la luce del Rotary sul mondo”.

Si ringrazia Cesare Trevisani