Giovedì 27 Ottobre 2016 – Festa delle Forze Armate inter-club con il Generale dell’Arma dei Carabinieri Adolfo Fischione

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Tradizionale festa delle Forze Armate al Grand Hotel di Rimini con incontro inter-club Rimini, Rimini Riviera, Riccione–Cattolica, San Marino, Novafeltria-Alto Montefeltro ed Inner Wheel.
Una serata introdotta da un breve prologo del nostro presidente Alberto Ravaioli, volto a sottolineare la vicinanza del club alle nostre forze armate e l’apprezzamento per il ruolo dalle stesse svolto in campo nazionale ed internazionale, caratterizzata da grande partecipazione dei soci rotariani con ospiti di assoluto rilievo tra le autorità civili e militari, tra i quali il Prefetto di Rimini dott.ssa Giuseppa Strano, il Questore dott. Maurizio Improta, il Comandante della Capitaneria di Porto Capitano di Fregata Fabio Di Cecco, l’assessore alla pubblica Istruzione del Comune di Rimini dott. Mattia Morolli, il Comandante del Comando Provinciale dei Carabinieri di Rimini Colonnello Mario di Conio, il Comandante del 7° Reggimento Vega Colonnello Gian Luca Falessi, il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Rimini Tenente Colonnello Alberto Catone, il Tenente Colonnello Riccardo Oggero, già Comandante del 7° Reggimento Vega, il Comandante del 2° gruppo del 121° Reggimento di Artiglieria Tenente Colonnello Dr. Davide Caforio.
img_3307_1Relatore e graditissimo ospite il Generale di Divisione Adolfo Fischione, Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna, 58 anni, generale di divisione, già a capo dei comandi provinciali di Chieti e Caltanissetta e direttore del Centro Nazionale Selezione e Reclutamento del Comando Generale, insignito dei titoli di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana, cittadino onorario di Gela per la lotta contro alla Mafia.
img_3293Il Generale Fischione, introdotto in modo veramente toccante alla platea rotariana dal collega Nevio Monaco, socio e già presidente del nostro Club, ha illustrato la propria relazione a partire dalla storia dell’Arma, dalla sua fondazione ottocentesca, soffermandosi sugli atti di eroismo dei più famosi esponenti della Benemerita, descrivendo l’attuale configurazione dell’Arma dei Carabinieri, con i ruoli ed i compiti che la caratterizzano sia in campo nazionale che internazionale, fino all’imminente assorbimento di gran parte delle funzioni e dell’organico del Corpo della Guardia Forestale. L’Arma dei Carabinieri nasce il 13 luglio 1814, quando il sovrano del Regno Sardo-Piemontese Vittorio Emanuele I, con la promulgazione delle Regie Patenti, istituì a Torino il Corpo dei Carabinieri Reali ispirandosi al modello della Gendarmeria Francese. Si trattava comunque di una novità assoluta: un’istituzione con la duplice funzione della difesa dello Stato e della tutela della sicurezza pubblica, quale organismo di polizia con speciali doveri e prerogative. Quel Corpo di soldati d’élite, armati di carabina (per questo chiamati Carabinieri), era il primo Corpo dell’Armata Sarda (come allora si chiamava l’esercito piemontese) e aveva la peculiarità di essere capillarmente diffuso su tutto il territorio, a stretto contatto con la popolazione. Sin dalle origini, quindi, la natura di Forza di polizia a status militare e la vocazione alla vicinanza alle comunità hanno caratterizzato il successo dei Carabinieri nelle loro attività al servizio dei cittadini, in Italia e all’estero. Dal Piemonte, dove è nata, sino al Lazio, dove arrivò nel 1870, l’Arma ha accompagnato, con la sua presenza vigile e rassicurante, generazioni di italiani, vivendo da protagonista tutti gli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del Regno Sabaudo e, successivamente, del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana, fino agli impegni internazionali odierni per la pace e la sicurezza. L’Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio “della pubblica e privata sicurezza” e ne ha affrontato i momenti difficili, talora drammatici, seguendo sempre un percorso fatto di fedeltà alle Istituzioni e di servizio alla collettività, ispirato a quei valori che da sempre costituiscono la cifra distintiva dell’Arma e sono inscritti nella sua identità. Un servizio testimoniato dalle numerose ricompense alla Bandiera e dalle migliaia di decorazioni individuali e che trova conferma nel termine con il quale comunemente l’Arma viene identificata: “La Benemerita”. Il Generale Fischione si è spesso soffermato sulla peculiarità, che rende l’Arma unica al mondo, ossia la doppia funzione di forza militare e di forza di polizia, svelando così il segreto dei tanti successi passati e recenti dell’Arma anche in ambito di missioni di pace all’estero. Grande capacità di essere vicina alla gente ed al territorio, ricordando come in patria risulti fondamentale il ruolo del maresciallo al comando della locale stazione dei carabinieri, direttamente a contatto con la gente e come la stessa scelta di allestire il compound, che vide il sacrificio dei 12 carabinieri, vicino al centro di Nassiriya piuttosto che in un luogo più sicuro, magari in pieno deserto, fu dettato dalla stessa filosofia di operare vicino alla popolazione per conquistarne appieno la fiducia e per poter meglio esserle di ausilio.

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