Giovedì 30 Marzo 2017 – Premio Livio Minguzzi a Cesare “Rino” Zangheri

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Giovedì sera, presso il Grand Hotel di Rimini sede del Rotary Club di Rimini, è stato assegnato il premio Livio Minguzzi a Cesare Rino Zangheri, illustre riminese da oltre quarant’anni presidente del Rimini Baseball Club, la squadra di baseball dei “Pirati” di Rimini, nonché titolare della IPIR, con sede in Cerasolo Ausa di Coriano, azienda specializzata nella fabbricazione di impiallacciature ricomposte di essenze dei legni naturali, leader nel proprio settore in campo nazionale ed internazionale. Il premio Livio Minguzzi è un prestigioso riconoscimento istituito dal Rotary Club Rimini a partire dal 1985 in memoria del proprio socio fondatore, avv. Livio Minguzzi, fulgido esempio del modello del “servire” rotariano, che annualmente viene conferito a riminesi che si sono distinti in campo artistico, scientifico, sociale, economico, culturale, sportivo, scolastico e rotariano. A Rino Zangheri, come a tutti i suoi predecessori, tra i quali Elio Morri (1986), Margherita Zoebeli (1990), Antonio Paolucci (1994), Stefano Zamagni (1995), Marilena Pesaresi (1998), Sergio Zavoli (2000), Alberta Ferretti (2003), Vittorio Tadei (2005) e Don Oreste Benzi (2006), è stata conferita l’onorificenza del “Paul Harris Fellow”.
Rino Zangheri ha presenziato alla serata rotariana assieme alla propria bella famiglia con figli e nipoti. Una famiglia allargata anche a tanti campioni di baseball che pur venendo da altre città od altri paesi hanno scelto Rimini per vivere. Tra di essi l’oriundo Mike Romano, applauditissimo nel corso della serata, giunto in Italia nel lontano 1973, fortissimamente voluto da Zangheri nel corso del primo anno della propria presidenza. Una originale serata in cui i soci del club hanno potuto fortemente percepire e condividere lo spirito, i valori e gli affetti del “clan” sportivo-famigliare di cui Zangheri è il padre.
Il “curriculum” sportivo-imprenditoriale di Zangheri è di quelli che necessiterebbero giorni interi per essere raccontati in una sintesi mai esaustiva. Riminese, classe 1932, frequenta l’Istituto Tecnico Commerciale. É sposato con Gabriella ed ha tre figli (Monica, Barbara e Paolo). La grande passione per il Baseball lo ha portato alla presidenza della Società a partire dal 1973. Con l’arrivo di “Rino” Zangheri la Società, che fino ad allora si era basata sulla buona volontà di un gruppo di appassionati, acquisì rapidamente una mentalità professionale. I risultati non tardarono ad arrivare. Dopo appena due anni di rodaggio, nel 1975, Rimini vinse il primo scudetto. Negli anni i ragazzi di Zangheri si sono cuciti lo scudetto tricolore sulla divisa nero-arancione per dodici volte ed hanno vinto cinque Coppe Italia e tre Coppe dei Campioni ed una Coppa C.E.B. Nel 1978 Zangheri è stato il principale artefice della costruzione delle nuove tribune dello stadio, la “casa dei Pirati”, con servizi e nuovo impianto di illuminazione. La Società guidata da Zangheri ha prestato sempre la massima attenzione al “vivaio”, valorizzando tantissimi giovani talenti che hanno centrato grandi obiettivi sportivi in tutti i ruoli. Rino Zangheri ha portato a Rimini giocatori oriundi, che proprio qui hanno avuto modo di dimostrare tutto il proprio talento, come l’insostituibile Mike Romano, Edward Orrizzi, Lou Colabello e campioni affermati come il Major League Rick Waits, che avevano già calcato i “diamanti” americani. La carica dirompente del Presidente Zangheri ne ha fatto, oltre che il padre del Baseball riminese, il primo tifoso della squadra, dalla quale esige sempre il massimo impegno. A volte si è temuto che dopo tanti anni, impegnatissimo nell’attività industriale, Zangheri potesse abbandonare l’attività sportiva. All’inizio di ogni stagione, però, lo abbiamo ritrovato alla guida dei Pirati, sempre pronto a lottare per vincere un nuovo campionato.
Il prestigioso premio, come enunciato nel corso della serata dal presidente del Rotary Club Rimini Alberto Ravaioli, è stato assegnato con decisione unanime a Rino Zangheri per avere con grinta capacità ed impegno personale e famigliare condotto la squadra di baseball di Rimini alla vittoria di numerosissime competizioni. Nonché per avere reso Rimini “Città dello Sport”, per avere contribuito con la propria passione per lo sport e la propria capacità organizzativa a creare tantissimi campioni di baseball tra i giovani riminesi, per avere inoltre condotto con altissime capacità imprenditoriali ed umane la ditta IPIR, oggi con oltre 1000 dipendenti negli stabilimenti in africa e 150 in quello di Coriano e, non ultimo, per avere con grande generosità costruito e donato alle Suore della Misericordia un ospedale pediatrico in Camerun, a Douala, grazie al quale sono state salvate tante vite.