Giovedì 20 Aprile 2017 – Visita al cantiere del Cinema Fulgor

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Accompagnata dall’ ing. Cicchetti, che da oramai diversi anni si occupa degli aspetti tecnici dell’intervento, una nutrita delegazione rotariana, con il presidente Alberto Ravaioli in testa, nel primo pomeriggio di Giovedì 20 Aprile ha fatto visita al cantiere di palazzo Valloni ove volgono al termine i lavori di ristrutturazione del Cinema Fulgor. Per la prima volta sono state così aperte al “pubblico” le porte della sala cinematografica completamente ristrutturata.
L’edificio si trova in Corso d’Augusto n.162 e fu di proprietà dei nobili fratelli Demofonte ed Aurelio Valloni. Lo stabile in seguito al terremoto, nel 1787, fu ricostruito nella facciata su disegno dell’architetto Giuseppe Valadier, figura di primo piano del periodo neoclassico.
A seguito del terremoto che nel 1916 si abbatté sulla città, il palazzo fu integralmente ristrutturato su progetto dell’architetto Addo Cupi, che ebbe l’intuizione di destinare una parte del piano terra a sala cinematografica, dove, dalla fine degli anni Dieci, fu trasferito il cinema Fulgor, che era stato inaugurato solo qualche anno prima, nel 1914, nei locali dell’albergo Aquila d’oro, sempre in Corso d’Augusto.
Snodo strategico tra nord e sud, lungo la Linea Gotica, tra il novembre del ’43 e il settembre del ’44, Rimini fu colpita da oltre 350 bombardamenti, che la distrussero per oltre l’80% e causarono quasi 7 mila vittime. Anche Palazzo Valloni subì danni ingenti, ma non fu mai oggetto di un intervento organico di ristrutturazione, con la conseguenza che di tutto l’edificio rimase in funzione, fino al 2009, il solo cinema a pianoterra con l’abbandono progressivo dei piani superiori.
Il Fulgor è il cinema più vecchio di Rimini e uno dei più famosi del mondo, grazie a Fellini che lo ha evocato, ricostruito e reso immortale in alcuni suoi film quali “Roma” e soprattutto “Amarcord”. E’ la sala dove il regista riminese vide, sulle ginocchia del padre, il suo primo film, “Maciste all’inferno” di Guido Brignone e dove scoprì la magia della settima arte. E’ stato il cinema che Fellini più ha frequentato da giovane e dove entrava gratuitamente in cambio di ritratti dei divi americani. Oltre a rappresentare il simbolo più potente del legame tra il regista e la sua città natale, il Fulgor è stato la prima e una delle principali fonti della visionarietà felliniana.
Nel 2011 sono iniziati i lavori di ristrutturazione che si concluderanno verosimilmente il prossimo autunno. Un progetto organico, che porta la firma dell’architetto Annio Matteini e che, rispetto al disegno originario di Cupi, ha aggiunto un terzo piano e una seconda sala accanto a quella storica, la realizzazione dei cui allestimenti è stata affidata allo scenografo premio Oscar Dante Ferretti.
Palazzo Valloni diventerà a breve la nuova Casa del Cinema, con il Museo Fellini, ospitante anche la Cineteca comunale e una piccola sala utilizzata per le proiezioni di film d’essai.