Giovedi 28 settembre 2017 – Prof. Ing. Alessandro Capra: La missione italiana in Antartide

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Giovedi 28 settembre 2017, presso il Grand Hotel di Rimini, si è svolta la 3124esima riunione del Club dalla sua nascita.
E’ intervenuto come relatore il Prof.ing. Alessandro Capra, Ordinario di Geomatica, Direttore Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Titolo della serata :“La missione italiana in Antartide”.
Una vivace serata condotta dal Prof. Capra con all’attivo ben sette missioni scientifiche presso la base Italiana in Antartide.
La Geomatica è la Topografia applicata alla Cartografia. Si misurano la deriva dei continenti lo spessore dei ghiacci e le variazioni climatiche. Si fa anche biologia studi marini.Tante discipline scientifiche, naturalistiche e tecnico-ingegneristiche.
Il 13 percento delle pubblicazioni scientifiche sull’Antartide sono italiane contro una media del 7 percento delle pubblicazioni degli scienziati di altre nazioni.
La Base italiana è nella penisola antartica a 2500 miglia dalla Nuova Zelanda ed è intitolata al suo fondatore ing. Mario Zucchelli.
Si fa attività nell’estate antartica cioè tra ottobre e marzo. Si arriva in nave da dicembre a febbraio, mentre tra ottobre e dicembre si arriva con i C130 dell’aeronautica militare italiana perché lo spessore del ghiaccio è almeno 350 cm.
La base è costituita da container con mensa spazi comuni e laboratori.

In forza del trattato antartico, rinnovato a Madrid, il continente è privo di potestà. Non vi si possono vantare diritti di proprietà. Per questo un modo di manifestare una “pseudopotestà” consiste nell’installare una base scientifica. Il trattato è universalmente accettato perché allo stato delle cose non ci sono facili risorse petrolifere aurifere e di gas da procacciare.