In concomitanza con la ricorrenza della Festa della Donna il Rotary Club di Rimini nella serata Conviviale all’Hotel Ambasciatori, assiste alla relazione di Paola Gualano, da sempre impegnata per il riconoscimento dei diritti delle donne e delle minoranze. Paola Gualano, introdotta dal Presidente Riguzzi, è docente presso la scuola infermieri, Caposala nel Reparto Malattie Infettive dell'”Infermi” di Rimini negli anni dell’esplosione dell’AIDS, Caposala presso strutture private quali la Nuova Ricerca ed il Centro Medico di San Patrignano.
Nell’attività di volontariato trascorre un periodo in un orfanotrofio femminile in Bolivia ed un altro all’interno dell’associazione L.I.L.A.(Lega Italiana per la Lotta all’AIDS). Socia Fondatrice della Associazione ONLUS della Provincia di Rimini contro la violenza alle donne “ROMPI IL SILENZIO” nel 2005 di cui è Presidente al terzo mandato ed a cui dedica l’attività prioritaria delle sue giornate.
L’Associazione fondata da un gruppo di donne, dalla loro particolare sensibilità, dalla voglia di lavorare per le donne in difficoltà, dal desiderio di realizzare un luogo dove le donne che subiscono violenza possano rivolgersi liberamente, sapendo di essere comprese ed aiutate, si prefigge come scopo quello di esprimere pieno appoggio e solidarietà alle donne che attraversano momenti di disagio e di difficoltà o che subiscono violenze fisiche, psicologiche, sessuali od economiche.
Le operatrici del Centro, volontarie appositamente formate, non guidano, conducono nè tantomeno impongono alla donna alcuna decisione o comportamento che essa non senta come proprio. Il fine della relazione tra operatrice e donna che subisce o ha subìto violenza non è quello di imporre una tutela o un percorso, neppure con le migliori intenzioni. Il fine della relazione, che deve sempre svolgersi su un piano di scambio reciproco e paritario pur nel rispetto di una feconda e produttiva diversità di ruoli, è quello di supportare la donna nella sua crescita, ascoltandone e valorizzandone vissuto ed emozioni, in modo da agevolarne la presa di consapevolezza e l’assunzione su di sè della responsabilità della propria esistenza.