Il 28 Aprile 2005 quell’ultimo aperitivo del Giovedì a Bologna con Umberto Eco, prima della Laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum. Il ricordo delle parole del grande semiologo-romanziere rivolte ad un giovane laureando ed aspirante scrittore. “Devi cancellare qualla parte intellettuale che vuoi esporre e devi sempre pensare che la cosa migliore che puoi avere dalla vita sono i legami dell’amicizia. Dovrai capire, quando farai delle cose belle nella vita, perché certamente le farai, quale è stato il momento in cui è cominciato tutto. Non la laurea, non le scuole superiori e nemmeno le scuole medie. C’è un momento primordiale, che nulla ha a che vedere con momenti intellettuali, da cui inizia tutto”.
Ed il momento primordiale nella vita di Marco Missiroli è una giornata lontana ma indimenticabile, trascorsa con l’amato nonno, gravemente malato e di lì a poco scomparso. Un anziano sofferente che, in barba alle regole, anziché condurre il piccolo Marco di 10 anni alla scuola elementare dell’ INA-Casa, lo carica sulla bici e con pedalare incerto lo accompagna al parco giochi dell’Aquafan di Riccione. E’ un nonno che vuole lasciare qualcosa di sè al nipotino prima di abbandonarlo per sempre, lanciandosi come un proiettile in acqua dalla sommità dello scivolo più pericoloso gridando “così ti ricorderai per sempre di me e lo potrai raccontare…!”.
Da quel giorno in Marco Missiroli il desiderio di raccontare qualcosa della propria vita, della propria città e della propria storia attraverso i suoi libri.
Questo in sintesi il racconto profondamente autobiografico dello scrittore riminese esposto ai numerosi presenti in occasione del conferimento del 35° premio “Livio Minguzzi” al Grand Hotel di Rimini. Il Premio viene assegnato annualmente a riminesi (nativi o d’adozione) che si sono particolarmente distinti nel campo culturale, artistico, scientifico, sociale, economico, sportivo, scolastico e rotariano. Il premiato è stato insignito della prestigiosa onorificenza “Paul Harris Fellow”.
Marco Missiroli è noto non solo in campo nazionale ma anche negli ambienti letterari internazionali, in quanto i suoi libri, diventarti presto dei bestsellers, sono stati tradotti in molte lingue; ha ricevuto nella sua carriera di scrittore numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Campiello Opera Prima per il suo romanzo di esordio “Senza Coda”, il premio Comisso e il Premio Campiello Giuria dei Letterati; attualmente, per il suo ultimo romanzo “Fedeltà” è uno dei finalisti del premio Strega.
Con questa opera Marco Missiroli, nato a Rimini e orgogliosamente vissuto a lungo nel quartiere Ina Casa, sta riscuotendo un eccezionale successo tanto da indurre Netflix a programmarne una serie TV e rivela il proprio affetto verso la sua città che è continuamente presente nella narrazione.
La serata è stata arricchita anche dalla presentazione del nuovo socio del Club MARCELLO CARTOCETI.