28 Maggio 2020 – Attilio Gardini e Luca Gasparini: Il Turismo ai tempi del Covid-19

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Riflessioni profonde assieme ai relatori della serata su piattaforma telematica Zoom, Prof. Attilio Gardini e Dott. Luca Gasparini, soci del R.C. Rimini e grandi conoscitori dei fenomeni socio-economici del territorio, sul tema di grande attualità quale il turismo in tempi di Covid-19.

Attilio Gardini
Le conseguenze della pandemia sul settore turistico sono molto pesanti: nel 2020 le presenze subiranno flessioni notevoli in tutta Europa (l’OCSE prevede cadute fra il 45% e il 70%) e ancor più forti in Italia (gli alberghi ridurranno il fatturato del 73% secondo Cerved Industry Forecast). Gli effetti della crisi si riversano in primis sull’ occupazione e sulle aziende che chiuderanno i bilanci 2020 generalmente in perdita con conseguenti crisi di liquidità che possono trasformarsi in insolvenze, vendite coattive e fallimenti creando un terreno fertile per le organizzazioni criminali; l’azione di polizia è importante per contrastare il fenomeno, ma solo interventi a sostegno della redditività aziendale possono evitarlo. Il problema è rilevante per l’intera Unione Europea dove il turismo genera oltre il 10% del PIL, ma è vitale per l’Italia e per le sue destinazioni turistiche come Rimini in cui l’economia locale dipende largamente dall’attività turistica.
È questo il momento per sostenere con finanziamenti e riduzioni del carico fiscale gli investimenti in grado di innalzare la qualità dell’offerta , riposizionare l’immagine del turismo riminese sui mercati globali e conquistare nuove quote di mercato in segmenti qualificati ad alto valore aggiunto e a bassa stagionalità. È questo il momento perché la ripresa si annuncia rapida già dal 2° semestre, anzi, è già iniziata in diversi paesi europei (gli indici di fiducia sono già aumentati sin da aprile nell’UE, negli USA e in Cina); solo in Italia continua il peggioramento del ciclo per le inadeguatezza e i ritardi dell’azione politica che non hanno ancora consentito di invertire il trend. Il momento è propizio per una nuova stagione di investimenti innovativi nell’industria turistica riminese utilizzando le nuove risorse in arrivo dall’UE e il contesto finanziario garantito dalla BCE, perché la crisi ha coinvolto tutte le destinazioni e alla ripartenza nel 2021 ci saranno milioni di potenziali clienti alla ricerca di una destinazione attraente (bella, sostenibile, economicamente efficiente) che potranno trovare nelle risorse aziendali, naturali e storiche delle destinazioni riminesi la giusta risposta consentendo l’avvio di una nuova fase di sviluppo virtuoso (investimenti, qualità dell’offerta, occupazione stabile, riqualificazione ambientale). Un piano industriale della destinazione che definisca il percorso e i contenuti degli investimenti, pubblici e privati, nell’ambito di una coerente strategia urbanistica è lo strumento innovativo necessario in questa fase storica per non limitarsi a gestire la crisi, ma riconquistare la posizione di leadership che l’area riminese ha svolto, anche nel recente passato, sul mercato turistico globale.

Luca Gasparini
L’impatto del Covid 19 su tutto il sistema turistico ricettivo è stato devastante: un vero tracollo in termini di presenze, destinato a perdurare. L’estate che verrà sarà una stagione nella quale resisteranno le aziende che sapranno limitare la perdita, generare profitti sarà praticamente impossibile.
A peggiorare la situazione contribuiscono anche i grandi ritardi e indecisioni da parte del governo unitamente alle tipologie di azioni da esso intraprese: tante misure “poderose” di rilancio economico annunciate, tardivamente pubblicate per poi rimanere in attesa dei decreti attuativi….. tutto questo di certo non favorisce e ritarda la “ripartenza”.
Nessun paese ha migliorato la salute e il benessere dei propri cittadini rendendoli più poveri. Troppe incertezze e ritardi anche nell’approvare i “protocolli anticovid” per riaprire le aziende, individuando solo all’ultima ora, soluzioni eterogenee: regione per regione, comune per comune e anche all’interno dello stesso comune, come ad esempio nella recente ordinanza balneare.
Ora bisogna ripartire, con il distanziamento sociale, con la mascherina, con un’attenta igienizzazione delle mani e tutti i comportamenti necessari. Dare messaggi decisi ed essere credibili.Concordo pienamente con Attilio che senza l’avvio di una nuova “fase di sviluppo virtuoso”, il rischio di default è molto alto. La crisi può e deve divenire un’opportunità, ma non c’è tempo da perdere. Sono necessari coraggio e competenza e non comportamenti autoreferenziali da parte di governi o amministrazioni. La Romagna, forte dei suoi imprenditori, è pronta a ripartire e ricreare le condizioni per essere la migliore, ma ha necessità concreta di essere supportata con scelte di politica economica finanziaria adeguate per non mettere a rischio la vita delle sue aziende turistiche.