Lunedi 29 marzo 2021 – Conclusione District Grant Alzheimer annata 2019/2020

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Lunedì 29 marzo 2021 si è concluso il Service ideato ed organizzato nell’anno rotariano 2019/20 e ritardato nella sua esecuzione per le note contingenze Covid, definito “Progetto Alzheimer Rotary Rimini“.

Il Service è stato finalizzato per dare un sostegno diretto ai nuclei familiari più deboli tra quelli che vedono la presenza di una persona colpita dal morbo degenerativo.

Il progetto ha avuto una particolare rilevanza avendo ottenuto la sovvenzione del Distretto 2072 ed essendo stato stato approvato come District Grant.

Tra i protagonisti fondamentali del Progetto stesso il Presidente dell’Associazione Alzheimer Rimini, Giorgio Romersa, il dottor Stefano De Carolis, responsabile del Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) dell’Azienda USL della Romagna e il professore Antonio Maturo, docente di Sociologia della Salute e Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Sociologia e Ricerca Sociale presso l’Università di Bologna, i soci Rotary Rimini Maurizio Bonora e Maurizio Grossi.

Il Service, che si è svolto in sinergica cooperazione con l’Associazione Alzheimer Rimini attraverso la creazione di un Comitato di Gestione congiunto, oltre ad aver fornito un supporto concerto e diretto ai nuclei familiari individuati come oggetto di supporto, si è posto l’obiettivo di individuare linee d’azione efficaci e replicabili che possano essere adottate dalle competenti autorità civili per fronteggiare e ridurre su ampia scala, i disagi sociali che la malattia di Alzheimer comporta.

Alla fine il progetto ha previsto il supporto diretto ai nuclei familiari individuati come i più bisognosi tra quelli in cui presente una persona colpita dal Morbo di Alzheimer.

Complessivamente si è offerto supporto a dieci diversi nuclei familiari, ubicati sul territori del Club, per complessive 215 ore di intervento.

Il supporto diretto fornito è stato di diversa natura in funzione delle necessità specifiche del singolo nucleo familiare operando direttamente sulla persona colpita (stimolazione cognitiva, terapia occupazionale ecc.) supportando i care giver (gestione del familiare, gestione delle ansie, implementazione delle precauzioni di sicurezza ecc.) o supportando la quotidianità domestica (pulizia della casa, aiuto alla spesa ecc.).

Il Progetto ha consentito di dimostrare gli importanti benefici che un adeguato sostegno domiciliare diretto è in grado di conseguire anche nel campo delle Demenze Cognitive in generale e del Morbo di Alzheimer nello specifico.

Le attività svolte ed i positivi, lusinghieri, riscontri da parte delle famiglie coinvolte, dimostrano, anche in questo settore, l’importanza che l’assistenza domiciliare rappresenta.

Le positive ricadute sul malato ed i positivi ritorni economici in termini di bilancio sanitario, che l’assistenza domiciliare comporta, sono consapevolezze assodate nel campo della sanità “tradizionale”; come dimostrato dal attuale contesto Covid in cui viviamo e come recentemente ribadito dalle parole del Ministro della Salute .

Il progetto Alzheimer, concepito nel 2019, ha consentito di dimostrare che tali benefici sono anche maggiori nel caso di assistenza domiciliare attuata nel campo specifico ed in quello più vasto delle Demenze Cognitive dove gli effetti benefici si estendono, in modo diretto e naturale, anche al quadro familiare ed a quello più ampiamente sociale. Settori, questi, troppo spesso sottovalutati nelle talvolta devastanti dinamiche sottostanti, come tragicamente invece è accaduto proprio nella nostra città durante lo svolgimento del Progetto , e che una attenzione domiciliare diretta può invece sicuramente prevenire e contenere in ambiti socialmente accettabili.

L’impatto a lungo termine che il progetto ha perseguito è la sensibilizzazione dei vertici decisionali della AUSL della Romagna operanti sul territorio di Rimini affinché le soluzioni di Assistenza Domiciliare adottate siano valorizzate nella loro positiva efficacia e possano essere prese.