E’ mancato Luciano Gorini, figura di primo piano per la storia del Club e di Rimini

Home  /  Archivio  /  E’ mancato Luciano Gorini, figura di primo piano per la storia del Club e di Rimini

E’ mancato l’ing. Luciano Gorini, una figura di grande rilievo sia per il Rotary Club Rimini, che per la storia della nostra città.

Luciano Gorini aveva 92 anni. Poche settimane fa Patrizia Farfaneti Ghetti, nella conviviale del passaggio di consegne, gli aveva consegnato a suo figlio Enrico Gorini un “Paul Harris Fellow“, non il primo di una lunghissima permanenza rotariana, durante la quale aveva anche svolto il ruolo Presidente (anno rotariano 1976-1977).

Il 22 marzo 2018 Gianluca Riguzzi gli aveva consegnato una pergamena di riconoscimento per gli oltre quarant’anni di appartenenza al Club.

 

Gianluca Gorini consegna la targa a Luciano Gorini

Gianluca Riguzzi consegna la pergamena a Luciano Gorini

 

Ho perso un grande carissimo Amico con il quale ho condiviso la mia vita da quando eravamo ragazzi. Gli ideali, gli affetti i viaggi e le vacanze condivise con Isa ci hanno fatto sentire come cari fratelli. Una parte di me non c’è più e con Mirella sono vicino e partecipo commosso al dolore della famiglia” ha evidenziato l’ing. Ulderico Vicini, che lo precedette nel 1975-1976 come Presidente del Club.

E commosso è anche il saluto dei soci Francesco Tartari “Un grande dolore per una figura storica del nostro Rotary che scompare , ma che ha lasciato una traccia indimenticabile in tutti noi. Un abbraccio ai famigliari“, Alessandra UrbinatiCaro Luciano, ti immagino ora sui tuoi amati sentieri di montagna, sentieri che sono metafora della vita e che tu hai saputo percorrere con grande impegno e dedizione in compagnia degli amici, con cui hai stretto rapporti di lealtà e fratellanza, e della tua bella, grande e amata famiglia.”, Fabio MorgantiMi unisco al dolore della sua famiglia e ricordo Luciano con stima. Da ragazzo ho avuto la fortuna di conoscerlo nella sua amata Moena e da adulto ho ho apprezzato il suo instancabile impegno per la citta’ di Rimini e la sua generosita’ verso gli ultimi. Ci mancherà”, Leonardo Cagnoli “Un grandissimo dispiacere. Luciano è stato un amico carissimo. Io e Diana non potremo mai dimenticare il viaggio a Mutoko con lui e l’amatissima Isa nel lontano 1999 per visitare L’ospedale diretto da Marilena Pesaresi di cui Luciano, nella Sua immensa generosità, è stato uno dei maggiori sostenitori. Luciano ha vissuto partecipando attivamente e con grande intelligenza e capacità alla vita della sua Rimini non dimenticando mai i più deboli e bisognosi di aiuto, ovunque essi fossero. Un grande esempio per tutti. Un fortissimo abbraccio a Isa, ai suoi figli e a tutta la sua famiglia su cui continuerà a vegliare da lassù”, Andrea Montemaggi “Sono veramente affranto per la notizia: l’ho sempre conosciuto e apprezzato per le sue doti ma sono convinto che Luciano sia stato anche una grande persona per tutta la città. Ricordo il suo ruolo di Presidente dell’Azienda di Soggiorno e la sua efficace opera, anche tramite la promozione dell’aeroporto civile, per lo sviluppo del turismo riminese, il quale, grazie alla sua azione, si è sviluppato nel Nord Europa; ma non dimentichiamo quanto fece per togliere dal castello le “prigioni” oppure per opporsi alla distruzione del Borgo San Giuliano. Ho sempre presente la cura che dedicava agli affetti familiari e per la vicinanza agli amici, un vero esempio per tutti.”

La città di Rimini gli deve molto. Nel 1960, ad appena 31 anni, aveva assunto la presidenza dell’Azienda di Soggiorno e con quell’entusiasmo e capacità di cui tutti noi portano il ricordo aveva trainato la città a far diventare il turismo da un “fatto” locale e nazionale a un vero e proprio “fenomeno” internazionale.

LINK: Estratto Ariminum – Rimini capitale del turismo europeo

Così l’Azienda di Soggiorno con la sua presidenza diventa il traino della nascita di Rimini turistica, che fa da stimolo alla realizzazione del ‘l’aeroporto civile di Rimini e alla costituzione della società Aeradria. Molti di noi ricordano i servizi televisivi dedicati ai numerosi voli che portavano i turisti a Rimini dalla Svezia, dalla Germania, dall’Olanda …

 

Luciano Gorini con Bruno Vernocchi e Amedeo Montemaggi

Luciano Gorini con Bruno Vernocchi e Amedeo Montemaggi

 

In quegli anni  viene istituito il periodico Rimini Riviera, dedicato ai giornalisti stranieri e denominato house organ in straordinario anticipo sui propri tempi, che raggiunge le sedi ENIT e tutti i centri di italianità all’estero, divenendo «centro di propaganda per la nostra riviera» e vengono creati tantissimi eventi di cui ricordiamo il Festival Gastronomico, la Mostra del Cinema di Animazione, la manifestazione canora “cantastampa” …

LINK: Estratto Ariminum Francesca da Rimini

 

E il suo impegno proseguì anche come Consigliere Comunale, dove viene ricordato per le sue lotte a favore della città, come quella per togliere al Castel Sismondo l’infamante ruolo di prigione, o di contrastare un piano regolatore che prevedeva la demolizione del Borgo San Giuliano.

LINK: Estratto Ariminum – La liberazione di Castel Sismondo

 

Chiudiamo questo breve articolo in onore e ricordo del nostro Luciano Gorini, con un pensiero del socio del Club, Fernando Maria Pelliccioni “La perdita di un amico è sempre dolorosa ma lo è ancor più se a chi ci ha lasciato eri legato, come lo ero io con Luciano Gorini, da un’affetto di lunga data, maturato da rapporti professionali, da partecipazioni a congressi, assemblee e riunioni di comune interesse, e, soprattutto, per molti anni, dal Rotary nei suoi incontri settimanali e da tanti, tanti viaggi per il mondo, che ci hanno visto vagare, ed assieme gioire con le nostre mogli, creandosi  così una vera, preziosa amicizia anche fra le due famiglie. Luciano era un uomo tutto di un pezzo che mai violava i suoi “profondi Credo” religiosi, civici e politici; la sua correttezza e probità nell’agire quotidiano e la sua sensibilità alle esigenze della Comunità erano caratteristiche fondamentali della sua personalità e del suo fare. Mai l’ho visto a scendere a compromessi e mai tradire i suoi ideali sull’altare della convenienza e del profitto, e di ciò giustamente era fiero ed orgoglioso. La sua famiglia era per lui la vita, la sua Isa e i suoi figlioli: per lui erano tutto e mi sono commosso quando, ultimamente, con Patrizia Ghetti, sono andato a trovarlo, costretto a casa per ragioni di salute; ci accolse con gioia, seduto davanti al televisore a guardare e riguardare i vecchi filmetti di famiglia … con le immagini dei suoi cari: l’essenza della sua vita. Ciao Luciano, sei stato un Grande Uomo. Mai ti dimenticherò! Fernando”.

Andrea Dari