Giovedì 2 dicembre, all’interno dello splendido Grand Hotel, il Rotary Club di Rimini ha organizzato una serata con una relazione del professore Giampaolo Proni, docente di semiotica all’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita di Rimini, dal titolo “Cultura e culture: confronti, conflitti e penetrazioni”.
Il prof. Proni ha saputo presentare, con un linguaggio e una metodologia che consentisse anche a chi non è uno studioso di semiotica di seguirlo nel corso della relazione, un’analisi utile a comprendere come il problema delle diversità culturali sia di attualità nel mondo di oggi e in quale modo possiamo inquadrarlo per averne una migliore comprensione.
Partendo da diverse definizioni di cultura, il relatore ha proposto una serie di domande e le relative risposte. Esiste certamente una cultura comune a tutti gli umani, un esempio della quale è la condivisione del tabù dell’incesto. Si danno tuttavia differenze culturali, e inoltre tutte le culture cambiano nel tempo.
Proni ha poi fornito degli esempi dei confini tra culture. Tra essi, quello dei dialetti, riprendendo proprio la situazione di RImini e Santarcangelo, così vicine, eppure con peculiarità linguistiche specifiche: perché questo? Proprio perché la vicinanza ha spinto le comunità a cercare una distinzione che rafforzasse l’identità.
Il professore è poi passato al problema delle relazioni tra culture, in particolare il conflitto. Si è visto il rapporto di circolarità tra conflitto e diversità, ma anche l’inverso, tra somiglianze e distensione. Queste due spinte operano costantemente nelle relazioni interculturali. Così, i confini tra culture possono essere risorse anche se vi sono conflitti e differenze, generando vantaggi reciproci.