Con il Fulgor vogliamo aiutare le persone ad alzare lo sguardo

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«Quando guardiamo un film alla tv dobbiamo abbassare lo sguardo, quando vediamo un film al cinema dobbiamo alzarlo. Con il Fulgor vogliamo fare alzare lo sguardo alle persone».
Con queste parole la socia Elena Zanni, che con la sua famiglia gestisce lo storico cinema di Rimini, ha concluso la sua relazione sulla “settima arte” nel corso della serata del 1 settembre organizzata dal Rotary Club Rimini presso il Grand Hotel della città.

 

Elena Zanni e Luca Gasparini

Elena Zanni e Luca Gasparini

 

Una splendida relazione, in cui Elena ha raccontato come si sia voluto rigenerare una istituzione riminese, attraverso un percorso che non passa solo per la proiezione di film: «L’idea è stata quella di diventare un vero e proprio hub culturale: il cinema è sempre stato un punto di incontro, ha nella sua natura il poter collegare dimensioni culturali diverse (la settima arte le contiene tutte). A noi piacerebbe che la sala diventasse un contenitore culturale, ed è una scelta consigliata per cinema, come il nostro, dalle dimensioni limitate ma al centro della città»

Una sfida basata quindi sulla programmazione, con la riproposizione di film storici legati alla città, a cominciare da quelli di Federico Fellini, e di filoni importanti che hanno caratterizzato la settima arte, anche in orari non tradizionali.

Ma anche attraverso altre tipologie di eventi, per esempio collegati alla poesia, alla musica, con l’obiettivo di coinvolgere anche i giovani «Vogliamo creare più spazi a loro misura in modo che collaborino più fattivamente. Lavoriamo con le scuole, siamo in contatto con alcuni studenti della Facoltà delle Belle Arti e vorremmo aprire anche dei corsi di cinema e di cinematografia. Abbiamo già fatto qualcosa di simile negli anni passati. In collegamento con un’agenzia viaggi abbiamo organizzato delle gite con scuole di Cuneo, Torino, Potenza etc. Ragazzi dai 16 ai 18 anni sono venuti a Rimini a fare una settimana di “vacanza cinematografica”, con full immersion di teoria e pratica di cinema e montaggio. Alla fine hanno prodotto un corto di tre minuti con le basi teoriche che gli abbiamo dato”.

 

Elena Zanni

Elena Zanni

 

Anche perchè la vita di un film non si completa con la sua pubblicazione ma con la sua visione, e «al cinema è vissuta con una emozione diversa. Il film è un veicolo forte per il passaggio di messaggi, per la costruzione di una cultura ricca, libera, ma questo avviene soprattutto se viene visto in una sala, non da soli, senza distrazioni e interruzioni». La possibilità di condividere un’emozione è importante: «Vogliamo dare la possibilità ai nostri clienti di fermarsi prima e dopo la proiezione, confrontarsi alla fine del film con altre persone, discutere magari prendendosi un aperitivo. Uno spazio che sia aperto anche ad altre espressioni culturali come musica, radio, letteratura».
E «quando la gente è stimolata da prodotti di qualità i risultati arrivano».

Luca Gasparini, presidente del Rotary Club Rimini, ha accolto con entusiasmo le parole della socia Elena Zanni, auspicando che la sua presenza nel Club possa fare da stimolo per un proseguo delle collaborazioni con il cinema Fulgor, iniziate già nel corso del precedente anno rotariano.

Il Presidente ci ha tenuto a sottolineare come Rimini debba sempre più valorizzare la sua componente culturale, forte della sua tradizione, dei monumenti storici che abbracciano tutto il periodo che va dall’epoca romana al presente, del suo legame con alcuni personaggi come Federico Fellini – e domani potrebbe esserlo anche con René Gruau e Hugo Pratt – e di alcune sue preziose attività come quella del Fulgor. “Il Rotary Club Rimini con i suoi service in questi settant’anni di vita ha sempre contribuito alla valorizzazione del patrimonio storico culturale della città, e con la rivista Ariminum vuole tenere in vita una memoria passata e presente. Anche in questo anno rotariano saremo quindi attivi a fianco della nostra città con iniziative materiali e immateriali».

Nel corso della serata – in piena sintonia con quanto già raccontato – ha preso la parola il socio Andrea Montemaggi per presentare l’ultimo numero di ARIMINUM (n. 163), già distribuito in forma cartacea e disponibile in pdf sul sito del Club.

Serata dedicata alla 7 arte

Tavolo della Presidenza