Giovedì 8 Agosto 2024 – Presentazione del Meeting Rimini

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“Se non siamo alla ricerca dell’essenziale allora cosa cerchiamo”, questo il titolo della quarantacinquesima edizione del Meeting di Rimini, che ci hanno presentato, in anteprima, il direttore della Fondazione Meeting Dott. Emmanuele Forlani ed il Responsabile Spettacoli del Meeting Dott. Otello Cenci, accompagnati dalla dott.ssa Nicoletta Rastelli del dipartimento relazioni esterne.

La serata Conviviale dell’8 agosto si è tenuta presso le sale del Club Nautico Rimini (cui va il nostro ringraziamento per l’ospitalità concessa) per la relazione prima e sulla terrazza del ristorante poi per la cena.

Dopo i saluti alle bandiere ed ai numerosi Rotariani in visita (presente, fra gli altri, Samantha Osburne del RC London Canary Wharf), il Presidente Pagliarani ha presentato i due relatori e ha dato loro la parola.

Il dott. Forlani ha voluto introdurci all’origine ed al significato del titolo della quarantacinquesima edizione del Meeting, attraverso l’attualizzazione dello stesso “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale allora cosa cerchiamo” : la domanda di questo Meeting porta in sè una dimensione personale e sociale, culturale e politica; è una domanda che, se trasferita nella vita di ogni giorno, consentirà a ciascuno di misurarsi con la realtà in ogni suo aspetto, così come ce la troviamo dinnanzi ogni giorno ed in ogni circostanza. Di qui l’invito a guardare in modo più acuto il nostro modo di concepire il lavoro e le nostre interazioni quotidiane.

La ricerca dell’essenziale non è qualcosa che riduce la vita ad un minimo indispensabile, ma, al contrario, fa vedere ogni singola cosa nel suo orizzonte di senso, fa conoscere i momenti della vita nella loro apertura verso un destino irriducibile, esalta la bellezza anche quando si nasconde sotto le macerie dell’indifferenza, valorizza il bene anche quando sembra annientato dal male.

In questo modo l’auspicio è che le mostre, i convegni, gli spettacoli, la vita e gli incontri che accadranno durante il Meeting, possano essere un’occasione di partecipare all’avventura umana più grande: quella di cercare ciò che dà senso, prospettiva e compimento alle nostre attese più vere.

Ha poi preso la parola il dott. Otello Cenci, Responsabile Spettacoli del Meeting, che ha introdotto i presenti al folto programma degli spettacoli del Meeting 2024. In particolare l’attenzione è stata rivolta allo spettacolo inaugurale (in programma nelle serate del 20 e 21 agosto alle h 21,30, presso il Teatro Galli) dal titolo “Chi sei Tu? La sfida di Gerusalemme”, con Ettore Bassi: il drammaturgo Eric-Emmanuel Schmitt ha accettato la proposta di fare un viaggio di un mese in Terra Santa per raccontare la sua esperienza in un diario, così è nato il libro “La sfida di Gerusalemme”. L’autore indaga la città dei tre monoteismi, cercando tra le sue vie piene di storia e di suggestioni una parola credibile di pace. La conversione al Cristianesimo dell’ateo Schmitt, nata come opzione teorica, prende carne fino ad un evento mistico rivelatorio vissuto dallo stesso con trasporto durante la visita al Santo Sepolcro. La sfida di Gerusalemme, oggi, purtroppo, reale ed attuale, è un’occasione per dirsi in pubblico la complessità e l’urgenza della provocazione che giunge dalle terre di Israele e Palestina.

Ancora, sicuramente da non perdere, le proiezioni in programma presso le sale del cinema Fulgor (Tatami, una donna in lotta per la libertà, Francesca Cabrini, The old oak, I bambini di Gaza); Spirto Gentil, Guida all’ascolto. L.V. Beethoven, VII sinfonia;   Ramin Bahrami in concerto (24 agosto Teatro Galli) ed ancora, Fra’ San Francesco, la superstar del Medioevo di e con Giovanni Scifoni.

Le conclusioni hanno portato il dott. Forlani ad evidenziare che la bellezza dell’incontro, generato dall’occasione del Meeting, ha consentito a personaggi di calibro mondiale, come l’industriale  Michelin dell’omonima azienda di produzione di pneumatici, ad estendere la loro conoscenza dell’evento fino al punto di trarre spunti utili nella futura gestione dei suoi oltre 80.000 dipendenti; con ciò aprendo la propria visuale anche rispetto ad un qualcosa che non sarebbe mai rientrato nella propria sfera d’azione.