Consegna del Premio Livio Minguzzi a Italo Cucci

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Un premio a riconoscimento di una luminosa e ancora lunga carriera. Lo ha assegnato il Rotary di Rimini a Italo Cucci.
Il premio che il sodalizio presieduto da Bruno Vernocchi ha assegnato a Cucci e il Livio Minguzzi (noto avvocato che nel 1953 fu tra i fondatori del club cittadino divenendo in seguito anche Presidente e Governatore del distretto rotariano), assegnato ogni anno ad un concittadino che abbia raggiunto il successo a livello cittadino o nazionale.
La consegna e' avvenuta nel corso di una serata conviviale al Grand Hotel di Rimini.
Italo Cucci ha presentato anche la sua ultima fatica letteraria, il libro – Un nemico al giorno.
Di seguito il testo del discorso del Presidente del Rotary Club Bruno Vernocchi e le motivazioni per lÂ’assegnazione del Premio
Anche se non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente voglio ricordare brevemente la figura del nostro socio fondatore a cui è intitolato il premio ‘LIVIO MINGUZZI’.
Egli era un Avvocato di grande cultura giuridica ma anche un uomo di grande cultura umanistica tra lÂ’altro era laureato anche in lettere e filosofia.
In una professione che è rivolta al servizio degli altri, dimostrava un elevato livello di probità e di scrupolo deontologico nell’onorare fino al più piccolo dettaglio il rapporto fiduciario che è proprio del mandato forense.
Livio Minguzzi aveva partecipato alla II° Guerra mondiale. Si era comportato anche coraggiosamente sui fronti di fuoco in cui si trovò ripetutamente facendo il corrispondente di guerra non nelle retrovie. Aveva raggiunto e meritato il grado di Maggiore nell’Arma di Artiglieria in cui era inquadrato.
Mi dicono che Livio Minguzzi fosse di una quasi incredibile cordialità e di una grande disponibilità verso tutti.
Mi dicono che tutte le volte che lo si andava a trovare in ufficio ti faceva festa, e si poteva essere certi che prima o poi appariva sulla porta anche suo fratello Giorgio a salutarti e a farti festa.
Era un atteggiamento di socievolezza che tradiva la sua concezione dei rapporti di comunità.
Credo che questo atteggiamento fosse anche alla base del suo modo di concepire il Rotary.
A proposito, ricordano che lÂ’ufficio di suo fratello Giorgio era il santuario del Rotary. Sugli scaffali stavano allineate le raccolte dei bollettini e delle riviste Rotariane.
Voglio infine esprimere una convinzione che ho maturato fin dal mio ingresso che è avvenuto oltre 20 anni fa nel Rotary e cioè che Livio Minguzzi oltre che un fondatore è stato un alto interprete dello spirito Rotariano a cui ha costantemente ispirato la sua azione fuori e all’interno del Club.
Se oggi dopo oltre 50 anni e quasi 2.500 riunioni siamo ancora così uniti e motivati e il nostro Club è così efficiente lo dobbiamo sicuramente all’alto insegnamento che Lui ci ha lasciato e che abbiamo saputo tramandarci.
Motivazioni Premio Minguzzi 2004 a Italo Cucci
Tra le conquiste più alte dell'uomo, tra gli indicatori più probanti del grado di civiltà di un popolo, lo sport, la pratica sportiva e l'approccio alle vicende agonistiche rappresentano, nel loro complesso, uno dei punti di riferimento più significativi.

Possiamo affermare, senza retorica, che solo una società matura può apprezzare lo sport come disciplina integrale della persona, in cui essa esprime i valori più schiettamente umani.
Quando Omero racconta, nell'Odissea, di una grave offesa portata inconsapevolmente e sfrontatamente ad Ulisse da un giovane, riferisce che quest'ultimo esclama: "nulla hai dell'Atleta!". Offesa tremenda, infatti Ulisse reagisce fieramente.
A quel tempo essere atleta significava valorizzare pienamente le qualità umane più nobili: la pratica della lealtà , il rispetto dell'avversario, la comprensione del significato della fatica, il controllo positivo dei sentimenti, la condivisione e la solidarietà , la gestione delle frustrazioni e l'accettazione delle decisioni dell’arbitro, anche se non condivise o errate, come libera adesione alle regole e rispetto per chi è preposto alla loro applicazione.
Questo grande patrimonio è oggi continuamente messo in pericolo, nel crescente montare dell'incultura e della volgarità.
Per questo il ruolo dei Media è fondamentale e grande è la responsabilità dei giornalisti che partecipano a eventi televisivi o scrivono sulla stampa.
Italo Cucci, sia nell'informazione, sia nel commento, sia nella partecipazione a trasmissioni televisive si è sempre distinto, non solo per l'autorevolezza, il prestigio e l'acume dei suoi interventi, ma si è continuamente segnalato per quella tensione alla salvaguardia dei valori sportivi, per il richiamo costante alla pratica corretta, per la continua sollecitazione alla riscoperta della nostra matrice di civiltà, per cui l'agonismo è in primo luogo sfida a se stessi, per la condanna ferma e netta, senza nessun arretramento, alla violenza o al gioco del sospetto.
La limpidezza, e la coerenza dei suoi interventi, lungi dall'inibirlo, ha, anzi, incrementato quel caratteristico stile così comunicativo e coinvolgente.
Per la sua conclamata ‘riminesità’, per la genuina e importante opera culturale, per tutti questi motivi il Rotary Club Rimini è orgoglioso di consegnare ad Italo Cucci il Premio Livio Minguzzi 2004.
Grazie.