Sabato 28 novembre più di 1200 persone al Palacongressi di Rimini hanno assistito al Concerto per la Vita, l’iniziativa benefica che da quattro anni i Rotary Club del territorio (Rimini, Rimini Riviera, Riccione-Cattolica, San Marino) insieme ai vari club service (Lions, Soroptimist, Club 41, Inner Wheel, Round Table, Ladies Circle, Rotaract e Interact) organizzano per sostenere la ricerca sulla Còrea di Huntington.
Alla serata, quest’anno intitolata Serenata in Musica, è intervenuta anche la Prof.ssa e Senatrice a vita Elena Cattaneo, che guida un network internazionale con l’obiettivo di sconfiggere la malattia. I 45.000 euro raccolti nelle tre precedenti serate hanno infatti finanziato borse di studio a favore di giovani ricercatori coordinati proprio dalla prof.ssa Cattaneo, impegnati a combattere una malattia neurodegenerativa che colpisce cervello e muscoli.
La parte artistica della serata è stata incentrata su celebri brani, serenate di alcuni grandi compositori del vecchio continente, da W.A. Mozart (Serenade K525 Eine Kleine Nachtmusik), a Camille Saint-Saëns (Concerto per violoncello n.1 in La Minore Op. 33), sino a chiudere con P.I. Ciaikovskij (Serenade in C-dur op. 48).
Il concerto, diretto dal Maestro Giorgio Leardini, ha visto la partecipazione del gruppo degli archi dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, al quale si è entusiasticamente aggiunto il loro primo violoncello, il riminese Alessandro Culiani.
In avvio, a due settimane dalla strage di Parigi, il Maestro Franco Benedetto Rossi ha suonato l’inno francese al pianoforte. Ha presentato la serata Lucia Renati.
La Corea di Huntington
La malattia di Huntington (detta anche Còrea di Huntington dal greco ‘danza’ per via dei movimenti involontari che provoca) è una malattia neurologica degenerativa che colpisce prevalentemente il cervello ed i muscoli. La causa è una mutazione nel DNA che altera una proteina con conseguente morte di neuroni in alcune aree del cervello.
Si trasmette geneticamente e compromette in modo molto grave la coordinazione dei movimenti e le capacità cognitive. Ogni figlio di un genitore malato ha il 50% di probabilità di ereditare la malattia. Si stima che in Italia siano 6000 le persone ammalate e 20.000 quelle a rischio di ereditare il gene, ma questi numeri possono significativamente sottostimare la reale diffusione della malattia.